top of page

IL LOCUS AMOENUS

Con l’espressione latina locus amoenus (letteralmente “luogo felice, sereno”) si indica, nella tradizione letteraria classica, il topos di un luogo ideale, idilliaco, caratterizzato da una natura incontaminata e perfetta, estranea alle tensioni del mondo urbano e cittadino.

Per il tramite dei classici latini e della Bibbia il modello del giardino fiorito e lussureggiante venne ripreso da gran parte della letteratura italiana in lingua volgare: lo ritroviamo infatti in Dante, Petrarca e Boccaccio.

In Italia il topos del locus amoenus trova ulteriore sviluppo e si carica di nuovi significati nell'età umanistico-rinascimentale. La nuova fiducia che la cultura di quest’epoca esprime verso l’uomo e le sue capacità, fece sì che il motivo del giardino non fosse più solo il desiderio di una natura fresca e incontaminata, ma esprimesse anche le aspirazioni dell'élite cortigiana. Il tema idillico si fonde con l’ideale dell’otium, il tempo libero da dedicare alla bellezza, alla poesia, all’arte, ai piaceri e all’amore, aspetti portati a piena maturazione da autori come Angelo Poliziano, Lorenzo de’ Medici, Ludovico Ariosto e Torquato Tasso. 

bottom of page