KEPOS GRECI
​
I giardini in Grecia si sviluppano nel 350 a.C circa, grazie soprattutto all'influenza persiana. I precursori del giardino greco furono tre:
Epicuro, il filosofo che utilizzò il giardino adiacente alla sua abitazione come luogo di riflessione;
Teofrasto, il primo giardiniere della storia, scrisse due trattati sulle piante;
Cimone, il primo che fece piantare degli alberi nell'agorà di Atene.
Questi giardini erano usati principalmente per scopi pratici, come lo studio e la coltivazione di piante. Elemento tipico dei giardini era il ninfeo, utilizzato per i sacrifici alle ninfe. I Greci avevano una concezione mitologica della natura, per questo ogni fiore veniva attribuito ad una divinità specifica.
Omero distingue due tipologie di giardini:
quello dedicato agli dei, nel quale la natura è a servizio delle divinità (giardino di Calipso), appaiono accanto al tempio il bosco e il giardino come luoghi sacri e come dimora degli dei, appaiono anche piante ad uso ornamentale e piante da frutto per il sostentamento degli dei e dei sacerdoti;
quello umano, di cui si sottolinea l’utilità e la sopravvivenza.
(giardino d’Alcinoo).