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Quando questo progetto era ancora lontano dall'essere realizzato e la professoressa Aino aveva approvato la mia idea di realizzare delle classi all'esterno della scuola, ho cominciato a pensare a cosa sarei potuto ispirarmi per la progettazione. L’idea mi è venuta guardando il progetto di teatro di Francesco Mantovan, mio compagno di classe. Avevo inizialmente deciso di porre la zona professori all'interno e le gradinate adibite alla seduta degli alunni all'esterno, ma dopo vari disegni mi ero reso conto che la costruzione avrebbe assunto un aspetto troppo chiuso, non adatta quindi al posizionamento in un giardino. L’unica cosa che ho fatto, quindi, è stata quella di rovesciare da dentro a fuori la costruzione per creare un insieme al contempo utile e in linea con il paesaggio. I passaggi finali sono stati quelli di progettazione delle pareti divisorie in legno di Pino, resistente alle intemperie, rosse per dare un po’ di colore al tutto, e dell’albero, una Magnolia, che ho scelto per l’ampia chioma, in grado di ombreggiare una grande zona, anche se non tutta la costruzione, e per il ridotto apparato radicale, non dannoso quindi per l’insieme. Le gradinate, infatti, avranno solo le fondazioni laterali: ciò permetterà alle radici della pianta di espandersi all'interno della costruzione e nel terreno sottostante. La Magnolia, inoltre, non ha una crescita rapida: il suo innalzamento simboleggerà quindi lo sviluppo della conoscenza dei ragazzi che si troveranno ad assistere alle lezioni dei professori, infusori di quella stessa conoscenza, all'esterno della scuola. Tutto questo, ovviamente, tempo permettendo.

Relazione e motivazioni

CREPALDI GIOVANNI

Classi esterne

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